Deep Impact
La sonda Deep Impact è stata lanciata il 12 Gennaio 2005 con un obiettivo ambizioso, quello di colpire con il proiettile Impactor il nucleo della cometa Tempel 1, una cometa periodica scoperta nel 1897 da E. Temple che orbita attorno al Sole ogni 5,5 anni. Scopo della missione era infatti lo studio dei detriti, del cratere e dei gas risultanti dall'impatto e quindi l'analisi delle caratteristiche chimiche e fisiche del nucleo cometario, compito che spetterà alla sonda principale che mantenendosi ad una distanza di 500 km si avvarrà di due strumenti: l'MRI (Medium Resolution Instrument) e l'HRI (High Resolution Instrument).
La sonda, che misura 3,2x1,7x2,3 metri e pesa 650 kg, è dotata di una antenna parabolica di 1 mt di diametro tramite la quale avvengono le comunicazioni con la Terra. L'energia elettrica è fornita da pannelli solari di 7,2 mq che ricaricano piccole batterie al NiH2. L'Impactor invece ha una forma di cilindro esagonale del peso di 370 kg ed è dotato di un piccolo motore a reazione e di una camera, la ITS (Impactor Targeting Sensor), per la ripresa delle operazioni antecedenti l'impatto e la successiva trasmissione dei dati alla sonda principale.
Subito dopo il lancio la sonda è stata posta su di un orbita eliocentrica che le ha permesso di avvicinarsi alla cometa l'1 Luglio 2005. Due giorni dopo la sonda ha rilasciato il proiettile Impactor, che dirigendosi verso il nucleo cometario ad una velocità di 10,2 km/sec ha impattato con esso 24 ore dopo il rilascio.
Tutta l'operazione è stata seguita dalla sonda principale, che avvicinandosi sino ad una distanza di 500 km ha ripreso l'evento trasmettendo poi i dati sulla Terra. In quell'istante la sonda e la cometa erano ad una distanza di 0,89 UA dalla Terra e di 1,5 UA dal Sole. La missione primaria è terminata un mese dopo nell'Agosto 2005 e successivamente la sonda ha effettuato un passaggio ravvicinato con un'altra cometa, la Hartley 2, il 4 Novembre 2010, per poi essere destinata ad un nuovo compito, la ricerca di pianeti extrasolari nell'ambito dell'EPOCh (Extrasolar Planet Observation and Characterization phase of mission).