Nettuno
Molto simile nell'aspetto ad Urano, Nettuno ha 13 satelliti, ed orbita ad una distanza dal Sole di oltre 4 miliardi di km, così da apparire nel cielo come una minuscola stella. Esso è stato scoperto nel 1846 da G. Gaulle, sulla base di calcoli matematici effettuati precedentemente dagli astronomi J. C. Adams e J. Le Verrier, e basati sulle perturbazioni gravitazionali arrecate al pianeta Urano.
Come tutti i pianeti gioviani ha un'atmosfera ricca di idrogeno, elio e metano, che presenta molte turbolenze come su Giove, oltre ad un minuscolo anello che è stato rilevato osservando fenomeni di occultazione di stelle da parte dello stesso.
Sulla sua superficie è inoltre distinguibile una grande macchia, analoga a quella di Giove, che viene chiamata Great Dark Spot.
I suoi satelliti orbitano su traiettorie diverse e tutti nello stesso senso di rotazione del pianeta, ad eccezione di Tritone, il satellite maggiore, che ha dimensioni quasi pari a quelle della Luna. Questo, inoltre, ha una tenue atmosfera ed un asse di rotazione inclinato che provoca il fenomeno delle stagioni.
Nel cielo è possibile vedere Nettuno solo con strumenti ottici o fotografici, rilevando il suo movimento rispetto alle stelle, a distanza di giorni.