Pianeti nani
Secondo la risoluzione approvata nella 26a Assemblea Generale dell'I.A.U., tenutasi il 24 Agosto 2006 a Praga, il sistema solare è composto da una nuova categoria di corpi celesti: quella dei pianeti nani.
Essi sono oggetti del sistema solare che al pari dei pianeti hanno una massa capace di mantenere una struttura rigida, rotonda e resistente alle proprie forze gravitazionali, ma non sufficiente a ripulire la loro orbita dai corpi minori che si trovano nelle proprie vicinanze.
Cinque sono i pianeti nani sinora classificati: Plutone retrocesso al rango di pianeta nano, Ceres promosso da primo asteroide a pianeta nano, Haumea, Makemake e quindi Eris. Tuttavia altre centinaia di oggetti sono al vaglio degli astronomi per essere classificati come nuovi pianeti nani e fra di essi: i transnettuniani Sedna, Quaoar ed Orcus e gli asteroidi Vesta, Pallas ed Igeia.
Ceres
Scoperto nel 1801 da G. Piazzi è l'oggetto maggiore della cosiddetta fascia degli asteroidi. La sua distanza dal Sole ammonta a quasi 2,8 UA, il suo periodo di rivoluzione si compie in 4,6 anni mentre l'orbita giace su di piano che risulta inclinato rispetto all'eclittica di 10,58°. Il periodo di rotazione è pari a 9 ore.
Di forma praticamente sferica, il diametro equatoriale è un pò più grande di quello polare, sembra essere composto da un nucleo solido coperto da un mantello di ghiaccio e da una crosta rocciosa. La sua massa è pari al 25% di quella totale della fascia degli asteroidi.
Plutone
Conosciuto in passato come il pianeta più distante dal Sole, ed ultimamente declassato a pianeta nano, Plutone è un oggetto misterioso di cui le uniche informazioni che si hanno sono frutto dell'osservazione telescopica effettuata con i più potenti strumenti ottici.
Infatti, è proprio grazie ad essi se nel 1930 C. Tombaugh è riuscito ad individuare Plutone, dopo che gli astronomi di quel tempo avevano notato delle perturbazioni gravitazionali arrecate all'orbita di Nettuno, da quello che sarebbe poi risultato come l'allora nono pianeta del sistema solare.
Di certo si sa che percorre un'orbita molto eccentrica e molto inclinata sull'eclittica che lo porta in determinati punti della stessa ad avvicinarsi al Sole più di Nettuno.
Il suo periodo di rivoluzione dura quasi 248 anni, mentre l'asse di rotazione è inclinato di ben 122° così che il polo Nord giace sotto il piano dell'orbita. Le dimensioni sono pari ad oltre un decimo di quelle della Luna, e dunque dei satelliti maggiori dei pianeti gioviani, per cui gli scienziati ritengono che sia stato in passato un ex satellite di Nettuno sfuggito all'attrazione gravitazionale di questo pianeta.
Plutone ha cinque satelliti: Caronte, di dimensioni quasi uguali, la cui caratteristica è quella di avere un periodo di rivoluzione che è pari a quello di rotazione del compagno principale e che è stato scoperto nel 1978 osservandone il transito sul pianeta, Hydra e Nix, che sono stati invece scoperti nel 2005, quindi S/2011 e S/2012 scoperti rispettivamente nel 2011 e nel 2012.
Probabilmente Plutone ha un nucleo roccioso ed un'atmosfera che sulla base delle osservazioni spettroscopiche sembra essere composta da metano.
Haumea
Haumea è stato scoperto nel Marzo 2003 al Sierra Nevada Observatory in Spagna ed originariamente nominato come l'oggetto 2003 EL61. Esso è uno dei corpi più veloci del sistema solare. Completa, infatti, una rotazione attorno al proprio asse ogni 4 ore.
Come Plutone, esso orbita attorno al Sole nella fascia di Kuiper, al di là dell'orbita di Nettuno, con un periodo orbitale di 282 anni terrestri.
Probabilmente composto da un nucleo roccioso ricoperto da ghiacci, ha due satelliti: Hi'aka e Namaka.
Makemake
Come Plutone ed Haumea, anche Makemake fa parte della cintura di Kuiper orbitando attorno al Sole con un periodo orbitale di 306 anni terrestri. Scoperto nel Marzo 2005 al Palomar Observatory, dal 2008 è stato designato dall'I.A.U. come facente parte della categoria dei pianeti nani.
All'osservazione telescopica si presenta come un corpo celeste dal colore rossastro probabilmente causato dalla presenza di particolari molecole, le tholens, a loro volta generate dall'interazione della luce solare ultravioletta con etano e metano, presenti sulla superficie del pianeta nano insieme all'azoto, sotto forma di ghiaccio.
Eris
Per molto tempo candidato a diventare il decimo pianeta del sistema solare, Eris è stato scoperto nel Gennaio 2005 su immagini riprese nell'Ottobre 2003, ed ha assunto l'attuale denominazione nel Settembre 2006 dopo essere stato classificato subito dopo la sua scoperta come l'oggetto 2003 UB313.
Esso è un oggetto transnettuniano dislocato oltre la fascia di Kuiper ed appartenente al cosiddetto disco diffuso. Il suo diametro è di 2326 km, mentre la sua distanza dal Sole ammonta a 68,012 UA. Il perielio e l'afelio dell'orbita si trovano rispettivamente a 37,78 UA e 97,56 UA dal Sole con un periodo orbitale che è pari a 560,9 anni ed una inclinazione orbitale di 43,8°.
Simile a Plutone come composizione chimica, e poco più grande di esso, è attualmente il maggior pianeta nano del sistema solare ed ha un compagno denominato Dysnomia.
Pianeta Nano | Ceres | Plutone | Haumea | Makemake | Eris |
Diametro (km) | 960x932 | 2346 | 1150 | 1473 | 2326 |
Rotazione (ore) | 9 | -153 | 4 | 8 | 24 |
Periodo Orbitale (anni) | 4,6 | 247,74 | 282,10 | 306,82 | 560,9 |
Semiasse maggiore (UA) | 2,767 | 39,445 | 43,012 | 45,490 | 68,012 |
Eccentricità | 0,078 | 0,247 | 0,197 | 0,161 | 0,436 |
Inclinazione orbitale (°) | 10,58 | 17,2 | 28,2 | 29 | 43,8 |
Satelliti | - | 5 | 2 | 0 | 1 |
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