Comete
Le comete sembrano essere fra i corpi più antichi del sistema solare, ed è perciò importante conoscerle per capire l'evoluzione della nube primordiale che originariamente diede vita al Sole e a tutti gli altri corpi che vi orbitano attorno.
Esse sono costituite da un nucleo di materiale roccioso ricoperto da ghiacci il cui diametro può raggiungere al massimo una ventina di km. La loro massa invece è pari a circa un milionesimo di quella della Terra.
Caratteristiche generali
L'origine delle comete sembra risalire al materiale residuo alla formazione del sistema solare che si trova riunito in una grande nube sferica a cui si è dato il nome di nube di Oort, dal nome dell'astronomo che nel 1950 ne teorizzò l'esistenza. Questi, basandosi sull'osservazione di alcune comete a lungo periodo, notò come nessuna di esse giungesse dallo spazio interstellare, nonchè che il loro afelio giaceva a circa 50000 UA dal Sole e che sembrava provenissero da tutte le direzioni. Altri studiosi, invece, collocano questo serbatoio, almeno per quanto riguarda le comete a corto periodo, oltre l'orbita di Nettuno, a circa 30 UA, e lo hanno chiamato fascia o cintura di Kuiper anche questo dal nome del suo teorizzatore.
Viste le loro minime dimensioni, e considerando che passano per brevi periodi vicino al Sole, a causa della forte eccentricità delle loro orbite, le comete divengono visibili solo in prossimità di esso. In tale circostanza, infatti, il nucleo interagisce con la radiazione solare creando un alone (chioma o coma) ed una nube (coda) di polvere e gas che può raggiungere una lunghezza di centinaia di milioni di chilometri. Inoltre, a causa della pressione della radiazione e del vento solare, la coda delle comete viene sospinta sempre in direzione opposta al Sole, sia che la cometa si stia avvicinando, sia che essa si stia allontanando dalla nostra stella.
Ad ogni passaggio al perielio il nucleo cometario perde parte del suo materiale, così dopo diversi transiti esso si consuma completamente o si frammenta in parti più piccole. I detriti risultanti continuano comunque ad orbitare lungo la traiettoria originaria dando vita, quando incrociano la Terra, agli sciami meteoritici meglio noti come piogge di stelle cadenti.
Il sistema di nomenclatura delle comete prevede l'adozione di un prefisso (P o C a seconda che si tratti o meno di una cometa periodica) seguito dall'anno relativo alla scoperta e da alcune lettere che identificano la data della loro individuazione. In aggiunta è naturalmente sempre valida la consuetudine di assegnare loro il nome o i nomi degli scopritori (es. Hyakutake, Hale-Bopp, Swift-Tuttle, Shoemaker-Levy,...).
Orbite
Le comete generalmente hanno un'orbita parabolica, ed in alcuni casi, anche se non è stato provato ancora con esattezza, iperbolica. Essendo inoltre caratterizzate da orbite molto allungate e variabili, sia nella forma che nei parametri orbitali, esse sfuggono ad ogni regola transitando nel cielo con traiettorie sempre diverse, non presentano alcuna analogia quindi, nè con la complicata regolarità dei pianeti, nè con l'apparente immobilità delle stelle.
Tuttavia anche le comete si muovono secondo le regole dettate dalle leggi di Keplero e dalla legge di gravitazione universale. Avranno perciò una velocità orbitale maggiore quando saranno al perielio, il punto più vicino al Sole, ed una velocità minore quando transiteranno all'afelio nella zona più distante da esso. Il loro periodo di rivoluzione dipenderà come per tutti gli altri corpi sempre dal semiasse maggiore dell'orbita.
Generalmente le comete ritornano in prossimità della Terra con cadenza più o meno regolare, vengono pertanto denominate periodiche, e si distinguono in base alla durata del loro periodo di rivoluzione in a corto e lungo periodo. Meno di 20 anni per le prime e più di 200 per le ultime.
Perturbazioni planetarie
Le comete sono soggette alle perturbazioni derivanti da passaggi in prossimità delle grandi masse planetarie che spesso ne sconvolgono i parametri orbitali modificando profondamente la loro orbita ed allungando od accorciando il loro periodo di rivoluzione.
Non sono infatti rari i casi in cui corpi di questo genere siano stati attratti dalla gravità dei pianeti che, legandoli definitivamente, li costringono ad orbitare attorno alle loro masse. Ancora più rari, ma comunque esistenti, anche gli episodi di corpi cometari che hanno concluso la loro esistenza, o a causa di passaggi ravvicinati al Sole (comete radenti), o per impatti con esso o con alcuni pianeti. E' il caso ad esempio della cometa Shoemaker-Levy 9 che addirittura dopo essersi frantumata in più pezzi è andata a scontrarsi con il pianeta Giove.
Tabella dati e parametri orbitali
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