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Oggetti Transnettuniani

Transnettuniani

Sin dal 1930, quando avvenne la scoperta di Plutone, si è teorizzato l'esistenza di un decimo pianeta del sistema solare, teoria che è poi stata smentita dal perfezionamento della ricerca e dell'osservazione, che ha invece portato alla scoperta nel 1978 di Caronte, satellite di Plutone, e nel 1992 dell'oggetto 1992 QB1.

Da allora oltre un migliaio di altri corpi celesti sono stati rinvenuti oltre l'orbita di Nettuno, e per questo denominati oggetti Transnettuniani, sebbene l'osservazione di questi oggetti sia difficile da realizzare vista l'enorme distanza dalla Terra. Questi spazi remoti, infatti, non sono finora stati solcati da nessuna sonda spaziale e la ricerca avviene con i più grandi telescopi terrestri e con quelli spaziali e con metodi, come quello dell'occultazione stellare e dell'analisi spettroscopica della luce riflessa, con i quali è possibile risalire rispettivamente alle loro dimensioni e alla loro composizione chimica.

Una nuova categoria di oggetti dunque, inclusa fra i corpi minori del sistema solare, che molti considerano dei veri e propri residui fossili del periodo di formazione del sistema solare, e che possono essere suddivisi in:

Confronto orbite

foto NASA/JPL Caltech

Oggetti della fascia di Kuiper

La fascia di Kuiper si estende fra 30 e 55 UA ed è probabilmente popolata da centinaia di migliaia di corpi ghiacciati caratterizzati in media da un diametro di 100 km e da altrettanti oggetti destinati a diventare comete a corto periodo. Tutti quanti sono caratterizzati da orbite collocate presso il piano dell'eclittica e generalmente vengono suddivisi in sottocategorie fra le quali abbiamo: i Plutini, gli oggetti risonanti ed i Cubewani. Fra le migliaia di oggetti sinora individuati vi sono i pianeti nani Plutone, con il suo satellite Caronte, Haumea e Makemake e gli oggetti 1992 QB1, Quaoar, Varuna ed Orcus.

Oggetti del disco diffuso

Parzialmente sovrapposto alla cintura di Kuiper, contiene oggetti caratterizzati da orbite molto eccentriche e molto inclinate sul piano dell'eclittica, che probabilmente sono sfuggiti dalla fascia di Kuiper a causa dell'influenza gravitazionale dei grandi pianeti gioviani. Uno di essi, Sedna, scoperto nel 2004, attualmente l'oggetto conosciuto del sistema solare più distante dalla Terra, orbita attorno al Sole con un periodo orbitale di oltre 12000 anni terrestri passando da una distanza dal Sole di 76 UA al perielio a 1000 UA all'afelio. Tuttavia alcuni studiosi ritengono possa trattarsi di un oggetto della nube di Oort, o quanto meno della parte più interna di essa. Altro oggetto rilevante del disco diffuso il pianeta nano Eris.

Dimensioni Terra-oggetti

foto NASA/STSci

Oggetti della Nube di Oort

Teorizzata nel 1950 dall'astronomo J. Oort, e ad esso intitolata, la Nube di Oort è un gigantesco serbatoio sferico di corpi ghiacciati che circonda l'intero sistema solare. Situata fra 5000 e 100000 UA, contiene oggetti la cui orbita può essere occasionalmente modificata dal passaggio di stelle o di gigantesche nubi molecolari o da interazioni gravitazionali con il nucleo od il disco della nostra galassia, la Via Lattea, e che quindi vengono scagliati verso l'interno del sistema solare divenendo delle comete a lungo periodo, caratterizzate da orbite molto eccentriche e da un periodo orbitale pari ad un migliaio di anni.

Dati e parametri orbitali

Oggetto D A P E I
Orcus 814 39,321 246,58 0,223 20,5
Plutone 2346 39,445 247,74 0,247 17,2
Haumea 1150 43,012 282,10 0,197 28,2
Varuna 785 43,150 283,46 0,054 17,1
Quaoar 1170 43,187 283,82 0,037 8
1992 QB1 160 44,173 293,59 0,073 2,2
Makemake 1473 45,490 306,82 0,161 29
Eris 2326 68,012 560,90 0,436 43,8
Sedna 995 543,794 12681,21 0,860 11,9

D = diametro (km), A = semiasse maggiore (Unità Astronomiche)

P = periodo orbitale (anni), E = eccentricità, I = inclinazione orbitale (°)

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