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Osservatori spaziali

Cosmic Background Explorer

Cobe La missione COBE (Cosmic Background Explorer) è iniziata il 18 Novembre 1989 con il lancio dell'omonimo satellite che trasportava tre strumenti: il FIRAS (Far Infrared Absolute Spectrophotometer), il DMR (Differential Microwave Radiometer) ed il DIRBE (Diffuse Infrared Background Experiment).

Scopo della missione, terminata il 23 Dicembre 1993, l'osservazione dell'intera volta celeste finalizzata allo studio della radiazione cosmica di fondo, il residuo fossile dell'origine dell'universo. I risultati ottenuti hanno confermato la teoria del Big Bang e la radiazione cosmica di fondo è stata misurata e mappata con una precisione dello 0,005%. (foto NASA)

Hipparcos

Hipparcos Hipparcos (High Precision Parallax Collecting Satellite) è stata la prima missione spaziale dedicata alla misurazione della posizione, distanza, moto proprio, parallasse, luminosità e colore delle stelle. Essa ha avuto inizio nell'Agosto 1989 con il lancio effettuato dall'ESA (Agenzia Spaziale Europea) tramite un razzo Ariane 4 con l'intento di misurare i suddetti parametri in oltre mezzo milione di stelle. La missione si è conclusa nel Marzo 1993.

I risultati ottenuto hanno permesso la compilazione di un catalogo stellare con la precisione di 2 milliarcosecondi. (foto NASA)

Hubble Space Telescope

Hubble Progettato negli anni '70, e lanciato il 14 Aprile 1990 dallo Space Shuttle, il telescopio spaziale Hubble orbita a 600 km dalla Terra compiendo una rivoluzione completa in 90 minuti alla velocità di 27,2 km/h. Fra gli strumenti principali: l'ACS (Advanced Camera for Surveys), il NICMOS (Near Infrared Camera and Multi Object Spectrometer - osservazione nell'infrarosso), la WFPC2 (Wide Field Planetary Camera 2 - osservazione a largo campo e planetaria), il FOC (Faint Object Camera - osservazione di oggetti deboli), il FOS (Faint Object Spectrograph - spettrografia di oggetti deboli) e tre sensori per il puntamento stellare e le misure astrometriche.

All'alimentazione provvedono due ampi pannelli solari (2,4x12,1 metri) che forniscono energia elettrica e ricaricano le batterie che hanno il compito di alimentare le apparecchiature quando l'HST attraversa il cono d'ombra generato dalla Terra. Subito dopo il lancio gli studiosi hanno rilevato un difetto di aberrazione sferica nello specchio primario, che è stato poi riparato nel Dicembre 1993 durante la prima missione di servizio. Probabilmente rimarrà operativo sino al 2010. (foto NASA/NSSDC)

Compton Gamma Ray Observatory

Cgro Il C.G.R.O. è stato progettato per lo studio e l'osservazione dell'universo nel campo dei raggi gamma e quindi per l'esame della struttura e della dinamica della nostra galassia e di altri oggetti quali quasars, buchi neri, pulsars e stelle di neutroni. Lanciato il 5 Aprile 1991 dallo Space Shuttle, ed immesso su un'orbita circolare a 450 km di altezza, inclinazione 28,5°, ha terminato la propria missione il 4 Giugno 2000, quando è stato fatto rientrare nell'atmosfera terrestre.

Quattro gli strumenti principali: il BATSE (Burst And Transient Source Experiment - misurazione di lampi di raggi gamma), l'OSSE (Oriented Scintillation Spectrometer Experiment - radiazioni ed emissioni di sorgenti a bassa energia), il COMPTEL (Imaging Compton Telescope) e l'EGRET (Energetic Gamma Ray Experiment Telescope). Pesante oltre 17 tonnellate, il Compton Observatory misurava 21 metri ed era alimentato con pannelli solari da 1800 W. Durante i nove anni di operatività sono stati ottenuti importanti risultati fra i quali la scoperta dell'emissione di raggi gamma da parte dei nuclei di diverse galassie. (foto NASA - C.G.R.O.)

Chandra X-Ray Observatory

Chandra Il C.X.O. è stato progettato per compiere l'osservazione astrofisica di oggetti celesti, dalle stelle ai quasars, finalizzata allo studio dell'origine, della struttura e dell'evoluzione dell'universo attraverso l'indagine nel campo dei raggi X. Lanciato nel Luglio 1999, è stato posto in orbita terrestre su di una traiettoria ellittica ad alta eccentricità, inclinata di 28,5°, con perigeo a 10000 km, apogeo a 140000 km e con un periodo di 64 ore.

La sonda contiene computers, 2 antenne a basso guadagno, trasmittenti che inviano i dati a Terra e strumenti come l'ACIS (Advanced Charged Coupled Imaging Spectrometer - analisi delle sorgenti di raggi x) e l'HRC (High Resolution Camera - ripresa di immagini in raggi x). Presenti anche un sistema di propulsione, dei sensori per il rilevamento della posizione, due pannelli solari da 2350 W e 3 batterie ricaricabili al Ni/H da 40 A/h. Il cuore dell'osservatorio spaziale è l'High-Resolution Mirror Assembly, lo specchio per il rilevamento dei raggi X, che è contenuto in un contenitore cilindrico schermato contro la radiazione solare e protetto dalle variazioni di temperatura. (foto TRW/NASA/CXC/SAO)

Spitzer Space Telescope

Spitzer Il telescopio spaziale Spitzer, progettato per osservare la radiazione infrarossa, è composto da due parti principali: il Cryogenic Telescope Assembly, costantemente mantenuto ad una temperatura di pochi gradi sopra lo zero assoluto, che contiene un telescopio di 85 cm di diametro e due strumenti scientifici, e la sonda che controlla il telescopio, alimenta gli strumenti, gestisce i dati scientifici e comunica con la Terra. A bordo della navicella anche un ampio serbatoio contenente elio liquido che provvede al raffreddamento del C.T.A.

Spitzer è il più grande telescopio a raggi infrarossi che sia stato lanciato nello spazio. I suoi strumenti, altamente sensibili, permetteranno agli scienziati di scrutare regioni cosmiche nascoste ai telescopi ottici, nubi di polvere stellare, centri di galassie, sistemi planetari in formazione, stelle nane, pianeti extrasolari, nubi molecolari e molecole organiche. (foto NASA/JPL)

Solar and Heliospheric Observatory

Soho Soho è una missione della NASA/ESA sviluppata per lo studio della dinamica ed attività solare, che ha avuto inizio il 2 Febbraio 1995 con il lancio dell'omonima navicella, la quale è stata posta in orbita attorno al punto di Lagrange L1, una zona del sistema solare ove l'attrazione gravitazionale del Sole e della Terra si equivalgono.

Due sono i moduli che compongono la navicella: il modulo di servizio, che contiene le apparecchiature di guida e controllo, e l'altro, dove sono dislocati dodici strumenti fra i quali l'EIT (Extreme Ultraviolet Imaging Telescope) ed il LASCO (Large Angle Spectrometric Coronograph). (foto SOHO - ESA & NASA)

International Gamma Ray Astrophysics Laboratory

Integral Lanciato il 17 Ottobre 2002, l'Integral nasce dalla cooperazione fra l'ESA e la Russia, ed ha come finalità lo studio dell'universo finalizzato all'osservazione, nel campo della radiazione visibile e dei raggi gamma ed X, degli oggetti ad alta energia.

Quattro gli strumenti principali: l'IBIS (Imager on Board the Integral Satellite), lo SPI (Spectrometer on Integral), per l'osservazione in raggi Gamma, lo JEM-X (Joint European X-Ray Monitor), per lo studio in raggi X, ed infine l'OMC (Optical Monitoring Camera), per la ripresa di immagini nel settore della luce visibile. L'orbita seguita ha un'inclinazione di 51,6°, con apogeo a 153000 km e perigeo a 9000 km dalla Terra, per un periodo orbitale di 72 ore. (foto ESA/D.Ducros - INTE.G.R.A.L.)

Space Infrared Telescope Facility

Sirtf Il S.I.R.T.F. è un osservatorio spaziale del peso totale di 950 kg, che immesso su di un'orbita eliocentrica osserva dal 2003 l'universo nel campo dei raggi infrarossi con un ampio raggio d'azione che comprende anche lo studio del sistema solare e quindi quello di stelle e galassie.

La strumentazione consiste nel Cryogenic Telescope Assembly, a sua volta suddiviso in un telescopio di 0,85 metri di diametro e in tre strumenti principali: l'IRAC (Infrared Array Camera), l'IRS (Infrared Spectrograph) ed il MIPS (Multiband Imaging Photometer). In dotazione anche dei pannelli solari, uno schermo protettivo contro il calore e la radiazione solare ed un sistema di raffreddamento che mantiene la temperatura degli strumenti costantemente vicina allo zero assoluto. (foto NASA/JPL-Caltech - S.I.R.T.F.)

Gamma-ray Large Area Space Telescope

Glast La missione G.L.A.S.T. (Gamma-ray Large Area Space Telescope), soprannominata Fermi, in onore dell'omonimo studioso italiano, fa parte del programma della NASA sullo studio della struttura e dell'evoluzione dell'universo finalizzata all'osservazione nel campo dei raggi Gamma.

Lanciata l'11 Giugno 2008, la sonda è composta da due strumenti principali: il LAT (Large Area Telescope) ed il GBM (Gamma-ray Burst Monitor) con i quali effettuerà, fra gli altri, la mappatura celeste delle sorgenti di raggi gamma e lo studio sulla natura della materia oscura. Con una sensibilità senza precedenti, permetterà di ottenere informazioni dettagliate su buchi neri, stelle di neutroni, esplosioni di supernovae, lampi gamma e quasar. (foto NASA)

Kepler

Kepler Il telescopio spaziale Kepler, lanciato da un razzo Delta 2 da Cape Canaveral il 7 Marzo 2009, è progettato per l'osservazione di oltre 100000 stelle in una regione della Via Lattea, fra le costellazioni del Cigno e della Lira, finalizzata alla ricerca di pianeti extrasolari di tipo terrestre. Esso è equipaggiato con un fotometro del diametro di 0,95 mt. capace di inquadrare una zona ampia pari a 105° quadrati, il quale è dotato di un array di 42 CCD, ognuno dei quali ha una dimensione di 50x25 mm ed una risoluzione di 2200x1024 pixels.

Grazie all'elevata risoluzione, Kepler potrà osservare simultaneamente le variazioni di luminosità derivanti dal transito di pianeti che hanno un periodo di rivoluzione attorno alla propria stella pari ad un anno. Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi scientifici, la sonda è stata posta in un'orbita eliocentrica, sovrapposta a quella terrestre, del periodo di 372,5 giorni. (foto NASA)

Herschel Space Observatory

Herschel L'Herschel Space Observatory è un telescopio spaziale progettato dall'ESA (Ente Spaziale Europeo) con la collaborazione del Jet Propulsion Laboratory della NASA finalizzato all'osservazione dell'universo nel campo dell'infrarosso. Esso è stato lanciato il 14 Maggio 2009 tramite un razzo Ariane dal Guiana Space Centre nella Guiana Francese e posto in orbita attorno al punto di Lagrange L2.

Con uno specchio primario del diametro di 3,5 mt., esso è uno dei più grandi telescopi ad infrarossi finora inviati nello spazio ed è corredato da tre strumenti scientifici: il PACS (Photoconductor Array Camera and Spectrometer), lo SPIRE (Spectral and Photometric Imaging Receiver) e l'HIFI (Heterodyne Instrument for the Far-Infrared). (foto ESA/D. Ducros)

Planck

Planck Il Planck è un telescopio spaziale dell'ESA che è stato lanciato insieme all'Herschel Space Observatory il 14 Maggio 2009 tramite un razzo Ariane dal Guiana Space Centre nella Guiana Francese e posto in orbita attorno al punto di Lagrange L2. Scopo della missione la misurazione della radiazione cosmica di fondo, con una precisione 10 volte superiore a quella sinora ottenuta da altri telescopi spaziali, finalizzata a migliorare la nostra conoscenza sulle origini e l'evoluzione dell'universo.

La strumentazione prevede uno specchio primario di 1,9x1,5 mt., con una apertura effettiva di 1,5 metri, l'LFI (Low Frequency Instrument) e l'HFI (High Frequency Instrument) costantemente mantenuti ad una temperatura prossima allo zero assoluto. (foto ESA)

Wide-field Infrared Survey Explorer

Wise Wise (Wide-field Infrared Survey Explorer) è una missione dedicata allo studio dell'intero universo, della Via Lattea e del sistema solare. Essa ha avuto inizio con il lancio dell'omonimo satellite dal Vandenberg Air Force Base in California con un razzo Delta 2 il 14 Dicembre 2009. Le dimensioni del corpo centrale della navicella ammontano a 2,85x2x1,73 mt. per un peso di 661 kg ed in esso si trova il telescopio a raggi infrarossi del diametro di 0,4 mt. mantenuto costantemente alla temperatura di 15° sopra lo zero assoluto.

L'alimentazione è fornita da pannelli solari puntati verso il Sole, mentre l'orbita è di tipo terrestre polare, e permette a Wise di riprendere ogni 11 secondi una immagine. In 6 mesi Wise avrà effettuato almeno un milione e mezzo di immagini dell'intera volta celeste. (foto Nasa)

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